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Osteopatia-LE FASCE - PAOLETTI.doc
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29.09.2019
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  1. La fascia endotoracica (fig. 34)

Riveste la superficie interna della cassa toracica, delle costole e degli intercostali interni cui è legata da elementi fibrosi. Dietro, rispetto alla superficie laterale della colonna vertebrale, è più densa e collegata alle vertebre da fini legamenti (Braine).

Nella parte superiore, ricopre la volta pleurale, aderisce al periostio della prima costola soprattutto nella parte posteriore, e alla guaina vascolare dell'arteria succlavia (collegamento con aponeurosi cervicale media) anteriormente.

S 'ispessisce consistentemente e forma una parete fibrosa, il diaframma cervico-toracico di Bourger alla luce del quale si sono individuati i legamenti sospensori della pleura (Seibileau):

  • legamento costo-pleurale

  • trasverso-pleurale

  • vertebro-pleurale

Nella sua parte inferiore, ricopre il diaframma a cui è unita in modo assai stretto, e tramite questo si prolunga nella parete addominale per la fascia trasversalis.

Nella parte interna aderisce strettamente alla pleura parietale che tramite essa, allega alla parete toracica.

Nella zona del mediastino è spessa e molle. Nonostante ciò forma sulla superficie del pericardio una lamina fibrosa unita ad esso, immediatamente sottostante alla pleura.

La pleura aderisce ancora alla parete tramite la fascia endo-toracica:

  • davanti, rispetto al triangolare dello sterno

  • dietro, tra l'angolo posteriore delle costole e la colonna vertebrale e sulla colonna stessa.

  1. La fascia trasversalis

Riveste lo strato interno dell'addome. Aderisce strettamente al peritoneo parietale tramite una fascia propria, da cui è difficile distinguerla.

Nella parte posteriore, si sdoppia per formare un sacco che contiene il rene. Questo sacco è formato:

  • da una fascia retro-renale che aderisce dietro nella zona mediana ai grossi vasi e alle vertebre.

  • dalla fascia pre-renale.

Frontalmente, queste due fasce si raggiungono lateralmente, formando un sacco in cui sono contenuti i reni. Tale fascia si attacca in alto al diaframma e in basso alla fascia iliaca.

Nella parte inferiore, riposa sugli organi del piccolo bacino confusa con il peritoneo parietale. Genera un diverticolo nel canale inguinale, che costituisce la guaina fibrosa del cordone.

A livello dei vasi iliaci esterni la fascia continua sulla guaina di questi.

Anteriormente e nella zona mediana è rinforzata da legamenti di Henlé e Hesselback.

Inizia dietro sul bordo laterale della regione lombare, dove si riconnette alla fascia iliaca; sulla parte ventrale è strettamente legata alla linea alba. E' costituita da fibre trasversali soprattutto unite a delle fibre oblique e verticali, in particolare nella zona anteriore. Il suo spessore non è uniforme, e soprattutto è spessa sotto l'ombelico.

La fascia trasversale, nella parte anteriore laterale è in contatto con le aponeurosi addominali, nella parte posteriore se ne separa tramite la fascia renale, quest'ultima situata sulla fascia iliaca, che è uno sdoppiamento delle aponeurosi addominali posteriori.

Questa fascia iliaca aderisce:

  • all'interno, ai corpi vertebrali, alle arcate d'inserzione dello psoas e alla linea innominata.

  • all'esterno, all'aponeurosi del quadrato dei lombi.

In alto, la fascia presenta un ispessimento, l'arcata dello psoas. Questa si attacca medialmente al corpo della seconda lombare, passa davanti allo psoas e termina alla base dell'apofisi trasversa della prima lombare A livello dell'arcata femorale, la fascia iliaca aderisce a questa frontalmente, al punto che nella sua parte interna è più spessa e forma una banda fibrosa e resistente, la fascetta ilio-pectinea, che delimita al di fuori l'anello crurale.

Sotto l'arcata, la fascia iliaca si prolunga fino all'inserzione trocanterica dello psoas iliaco e s'immette nella costituzione delle aponeurosi femorali.

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