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Consigli pratici per imparare le lingue straniere

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Consigli pratici

!l'Opuscolo infor

12 LEZIONE l

E 13

1

5

10

15

20

25

30

35

Cosa ne pensi?

 

Anche nella tua lingua ci sonofenomeni simili

a quello nominato nel dialogo?

Parlaneruppoinge poi in plenum.

 

ltalenglish

Leg gi il seguente articolo.

ono tornato nella mia università, Pa- via, per una conferenza sulla lingua inglese. Uno studente si è alzato e mi ha detto: "Anche quando discuto di elettro-

nica e computer vorrei parlare italiano. Ma come faccio? Devo dire topo invece

di 'mouse'? E come traduco 'clic' e 'scan'? 'Cliccare'? D'accordo! Ma 'scannare'?" Ottima domanda, ho risposto, come sempre fanno coloro che non sanno cosa rispondere. Poi ho provato a dare qualche suggerimento, ricordando il mio personale comandamento: le parole inglesi che conosciamo ci servono per parlare inglese. Quando parliamo italiano, cerchiamo di usare parole italiane. Sono pochi i casi in cui è impossibile trovare un'alternativa al termine straniero in voga. In qualche caso, invece, quest'alternativa non bisogna neppure cercarla: 'computer', per esempio, è un vocabolo entrato ormai

a far parte della nostra lingua, come 'film' o 'sport'. Combattendolo, si rischia di fare una figura da francesi. Soddisfatto della mia improvvisa saggezza, ho cambiato argomen- to. Poi, tornato a casa, ho provato scrupoli di coscienza (abbastanza rari in un giornali­ sta). Mi sono accorto, per cominciare, di non trovare una traduzione per 'scan'. 'Scannare' è brutto; ma 'esaminare con un apparecchio a scansione' (cito dal diziona­ rio) è addirittura mostruoso. Anche per 'mouse' (l'aggeggio che consente un rapido spostamento del puntatore sul video del computer) non ho trovato traduzioni ade- guate. Certo, potrei impuntarmi e proporre 'topo' (traduzione letterale di 'mouse'), ma nessuno capirebbe. E quando si parla o si

possibile ____.impossibile utile ____.inutile regolare ____.irregolare

scrive, di solito, lo scopo è farsi capire. Il problema, quindi, è complesso. (...)

'

E inutile, come dicevo, battersi con la parola 'computer'; in altri casi è invece possibile difendersi, e addirittura passare all'offen­ siva. 'Internet', per esempio, sembrava un vocabolo inattaccabile (metà latino e metà inglese, mondiale per definizione); eppure la nostra modesta 'rete' si sta difendendo bene. Più difficile si sta rivelando la batta­ glia contro 'browser', il programma che consente di navigare in Internet (Explorer, Netscape). (...) Il vocabolo inglese 'provi­ der', che risale al XIV secolo, ha spiazzato quello italiano assumendo un significato specifico: non solo 'fornitore', ma 'fornito­ re-di-accesso-alla-Rete'. Altre volte, quando ci accorgiamo che l'avversario è debole, dobbiamo essere spietati. 'Screen-saver' non serve: 'Salvaschermo' va benissimo. 'Desk top' fa ridere: l'espressione 'da tavo­ lo' serve perfettamente allo scopo. 'Surfing' (il passaggio da un sito all'altro della Rete) è inutile, 'navigazione' è più lungo, ma rende l'idea, ed è più adatto a un popolo mediterraneo che il surf lo vede solo al cinema. E 'trackpad'- dispositivo per spo­ stare il puntatore sullo schermo muovendo il dito su una tavoletta nella tastieranon

è solo uno splendido esempio di invenzione inutile, è anche un nome assurdo. 'Tappe­ tino' è più simpatico e più chiaro. Dovete solo avere il coraggio di pronunciarlo la prima volta. Poi tutto diventa più facile.

(articolo di Beppe Severgnini, da Io donna, suppl. sett. del Corriere della Sera)

16 LEZ I O N E 1

Per quali parole straniere esiste, secondo Severgnini, un adeguato equivalente in italiano? Per quali invece no? Rileggi il testo e scrivi/e su unfoglio.

È una parola di origine ...

Formate due gruppi..Vince ilgruppo che riesce a scoprire l'origine delle seguenti parole straniere entrate nella lingua italiana. Potete scegliere tra le seguenti lingue: eschimese,

francese, giapponese, indiano, inglese, spagnolo, tedesco, turco.

 

abat-jour

hacienda

 

mobbing

 

 

 

 

kitsch

bouquet

 

karaoke

 

 

globe trotter

yogurt

hinterland

 

 

 

kayak

karma

 

harèm

freezer

 

 

 

Parole straniere

Usi spesso delle parole straniere neltuo linguaggio quotidiano? In quali situazioni? Cosa pensi della presenza di termini stranieri nella tua lingua? Parlane in gruppo e poi in plenum.

(03

SOS italiano

 

a. Ascolta l'intervista e segna con una Xi temi trattati. Verifica in coppia e poi in plenum.

 

Tutela dellalingua italiana

D

 

Ruolo dei nuovi mezzi di comunicazione

D

 

Uso· dei dialetti nelle scuole

D

 

Posizione dell'italiano trale lingue studiate nel mondo

D

b. Ascolta di nuovo e metti una Xsultaffermazione esatta.

 

 

no

a.

In Italia esiste già un' istituzione per la tutela dell' italiano.

D

D

b.

Secondo Masi per tutelare l' italiano bisognerebbe introdurre dei divieti.

D

D

c.

:C unità linguistica italiana è stata realizzata da Radio e TV

D

D

d. Secondo Masi bisognerebbe sensibilizzare i ragazzi a

D

 

 

un uso più attento della lingua.

D

L E Z I O N E l l 1 7

&i?

E 14

met t e r sia
Il treno
Quanto tempo
avere o

Per comun1care

Toglimi una curiosità!

Quanto tempo ci hai messo a imparare l'italiano?

Mah ... due anni, direi.

Cosa pensi dell'apprendimento delle lingue straniere?

Sono tre anni che ...

Forse perché ho paura di sbagliare ...

Grammatica

Prima di (+ infinito)

Prima di trasferirmi a Roma, avevo seguito un corso d'italiano.

Se il sog getto delle duef rasiè lo stesso, allora nellaf rase secondaria temporale si usaprima di + infinito.

Metterei (avere bisogno di tempo)

ci metti a finire di vestirti? Ci hai messo molto a imparare l'italiano?

ci ha messo tre ore.

Il verbo metterei esprime di quanto tempo si ha bisogno

perfare qualcosa.

Attenzione a non confondere metterei a con fare qualcosa (cominciare afare qualcosa}.

Io sono del parere che ...

Io sono convinto/-a che ...

A me non sembra proprio!

Non direi proprio!

Io (invece) la penso diversamente.

È proprio vero (che) ...

Sono d'accordo con te.

Hai ragione.

Il trapassato prossimo

Forme: vedi l'appendice della grammatica a pag. 20l.

Quando sono arrivata a casa, mio marito aveva g1a.' mangtato. .

Quando sono arrivata, Franca era già andata via.

Il trapassato prossimo si forma con l'imperfetto di essere e il participio passato del verbo principale.

Il trapassato prossimo si usa per esprime un'azione nel passato che è successa prima di un'altra azione anche passata. Già si trova normalmente tra l'ausiliare e il participio passato.

Qualsiasi

qualsiasi lingua l qualsiasi obiettivo

Qualsiasi significa (unol-a qualunque" ed è invariabile. Il sostantivo che segue è sempre al singolare.

18

LEZIO N E l

 

 

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