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Espresso 3_libro

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Fare e ricevere regali

Rispondi a queste domande e confro ntapoi inplenum.

 

Nel tuo Paese normalmente

no

dipende

 

D

D

D

 

si porta una bottiglia di vino quando si è invitati a pranzo/cena.

 

si regalano dei dolci quando si è invitati a pranzo/cena.

D

D

D

·-

si portano dei fiori a una persona che sta in ospedale.

D

D

D

il regalo che si riceve si scarta subito.

D

D

D

..::a

 

 

 

Q.

si scrive un bigliettino di ringraziamento dopo un invito a pranzo/cena.

D

D

D

·-

si regalano fiori anche a uomini.

c

D

D

D

 

E adesso leggi cosa dice il Galateo aproposito delfare o ricevere regali.

 

 

 

c

 

 

 

 

u

 

 

 

 

i;

Cosa regalare o non regalare:

 

 

 

=

 

 

 

 

a. non si regalano oggetti attorno a cui aleggia una superstizione negativa: pettini, fazzoletti, forbici,

spille e oggetti appuntiti, piume, lampade. Le saliere invece godono fama di portafortuna;

non si mandano bottiglie alle signore, né fiori o piante agli uomini;

i regali molto personali (creme e prodotti di bellezza, biancheria) qualche volta imbarazzano

chi li riceve, se non è molto in confidenza coa..-donatore;il i profumi invece non sono considerati «intimi»;

non si inviano regali a persone influenti che ci hanno fatto un piacere, meglio esprimere la nostra riconoscenza con una breve lettera di ringraziamento;

sempre graditi sono i cestini di specialità gastronomiche, formaggi, salumi, dolci tradizionali, frut­ ta. Se li offriamo come ringraziamento per un invito dobbiamo accompagnarli con un bigliettino.

Chi consegna un regalo dipersona

non lo dà in presenza di altri ospiti, per non imbarazzare quelli che si sono presentati a mani vuote;

non lo commenta, né motiva la propria scelta né tanto meno accenna al prezzo o al valore dell'oggetto.

Chi riceve un regalo

se è a quattr'occhi con il donatore, apre subito il pacco e ringrazia calorosamente;

se invece sono presenti altri ospiti, ringrazia a bassa voce aggiungendo che aprirà il pacco non appena possibile. Più tardi troverà un momento per farlo e per rinnovare i ringraziamenti; oppure telefonerà l'indomani.

Ci sono delle differenzecon le abitudini deltuo Paese? Ci sono delle «regole» che ti sembrano superate? Parlane in plenum.

112 l Q UALCOSA IN P I Ù

Contrari

Questi aggettivi ti sono già noti - nella loroforma negativa - da Espresso l o 2:

credibile - deciso - dipendente - finito - possibile - previsto - regolare - usuale - utile

Qual è il loro contrario? Scrivi/o nella giusta colonna.

Dei seguenti, invece, conosci solo laformapositiva, ma riuscirai a inserir/i alposto giusto

seprima completi la regola: ilprefisso in- diventa im- davanti a _, __e __.Diventa

ir- davanti a

adatto - capace - mangiabile - paziente - perfetto - popolare - preciso - probabile - ragionevole

 

 

m-

 

lffi-

 

lr-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ricapitoliamo

Perché stai studiando l'italiano? Qual è iltuo obiettivo? Quale il metodo

chepreferisci? Cosa trovi divertente/utile/difficile/noioso nello studio di una lingua? Studi l'italiano da molto tempo? Conosci altre lingue straniere? Cosapensi

dell'uso del dialetto, dei regionalismi e dei vocaboli stranieri nella tua lingua?

Infobox

Le minoranze linguistiche in Italia

In Italia, soprattutto nelle zone di confine, per vari e complessi motivi storici, si parlano delle lingue straniere: così in Alto-Adige si parlano il tedesco e in alcune vallate il ladino, nel Friuli Venezia-Giulia lo sloveno, in Valle d'Aosta il franco-provenzale.

Ma esistono altri territori italiani, molto più limitati (a volte ad un solo paese), dove viene parlato il catalano (Sardegna), l'albanese (Sicilia, Calabria e Basilicata), il serbo-croato (Molise), il greco (Calabria e Puglia) e il sardo (Sardegna):

1 1 8 l L E Z I O N E l

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